Stabilimento di Serravalle Scrivia
L’impianto di Serravalle Scrivia produce circa 75.000 tonn/anno di acido solforico e oleum, attraverso il trattamento di rifiuti contenenti zolfo e la rigenerazione di acidi spenti. Grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia ed all’elevata specializzazione del personale addetto, l’impianto garantisce un grado qualitativo e di purezza dell’acido solforico paragonabile a quello prodotto direttamente da zolfo, contribuendo, nel contempo, alla tutela e al rispetto dell’ambiente, attraverso il recupero di rifiuti che andrebbero altrimenti smaltiti.
L’impianto opera a ciclo continuo garantendo alla clientela la possibilità di poter conferire i propri rifiuti in ogni periodo dell’anno, senza i problemi di ricettività tipici di altre forme di riutilizzo, anche grazie ad una ampia possibilità di stoccaggio per le diverse tipologie di rifiuti. La gestione dei rifiuti e degli acidi solforici di processo avviene con particolare rigore ed attenzione in tutte le fasi: dal processo di omologazione, alla fase di scarico e stoccaggio, al trattamento e recupero finale nelle due linee di coincenerimento, una con forno statico per i rifiuti liquidi ed una con forno a tamburo rotante dedicata principalmente ai rifiuti solidi.
La suddetta autorizzazione prevede la possibilità di ritirare fino a 69.000 tonnellate/anno di rifiuti pericolosi e non pericolosi
Le tipologie di rifiuti autorizzate sono le seguenti:
• Rifiuti liquidi con zolfo senza potere calorifico
• Rifiuti liquidi con zolfo e con potere calorifico
• Rifiuti solidi con zolfo
• Rifiuti liquidi ad alto potere calorifico
• Rifiuti solidi ad alto potere calorifico
L’attività di recupero dello zolfo contenuto in rifiuti industriali liquidi e solidi, spesso classificati come pericolosi, comporta, inoltre, un impatto molto positivo per l’ambiente. Ciò non solo per il risparmio di materia prima ma anche soprattutto perché tratta, in modo efficiente, rifiuti che altrimenti produrrebbero impatti molto negativi in termini ambientali per lo sviluppo di emissioni di anidride solforosa, nel caso dell’incenerimento di produzione di rifiuti e fanghi da posizionare in discarica, nel caso della neutralizzazione.